Il pugilato nelle scuole: incontro finale con il presidente Brasca

noble art, grazie all’inserimento nel piano di offerta formativa dell’insegnamento delle basi tecniche dello sport del pugilato. L’epilogo dell’iniziativa è coinciso con la visita del presidente della Federazione Pugilistica Italiana Alberto Brasca alle classi che hanno partecipato a questa esperienza, unica in tutta Italia, che ha permesso ai ragazzi di frequentare un ciclo di lezioni introduttive al mondo della boxe durante l’orario scolastico, con l’intento di una riscoperta del valore educativo e delle opportunità che tale disciplina offre ai giovani per il loro sviluppo fisico e morale.. «Si comincia a capire che il pugilato non è una violenza fatta di nasi schiacciati – ha osservato Brasca –, ma è uno sport dove si imparano le regole, ci si irrobustisce fisicamente e si svolge un’attività formativa anche sul piano del carattere. Credo che i ragazzi che si misurano con la nostra disciplina abbiano anche la possibilità di crescere come uomini». Soddisfazione da parte del corpo docenti, del presidente Amedeo Raffi e del maestro Raffaele D’Amico, sia per l’ottimo riscontro tra i circa 150 studenti che hanno partecipato, sia perché molte ragazze hanno dimostrato interesse per una disciplina solitamente considerata tipicamente maschile. Queste le parole di Raffaele D’Amico riguardo al progetto: «È stata un’esperienza positiva sotto ogni punto di vista. I ragazzi erano un po’ scettici all’inizio, ma poi hanno risposto molto bene e alla fine quelli che si giustificavano a lezione perché non avevano portato le scarpe o avevano mal di pancia erano sempre meno. Qualcuno di loro si è già presentato in palestra, e spero di poter ripetere l’esperienza già dal prossimo anno». Al termine dell’incontro è stato proiettato in anteprima assoluta il filmato che parteciperà al concorso indetto dal CONI sui valori del fair play nello sport e nella vita e  girato da alcuni studenti del Polo Bianciardi proprio sul mondo del pugilato nei locali della palestra della Fight Gym Grosseto.

 

 

Un trionfo per la Fight Gym Grosseto la trasferta in Romania

I ragazzi della Fight Gym Grosseto fanno ritorno dalla Romania con risultati importanti ed un’esperienza, sia sportiva che di coesione tra i membri della squadra, più che positiva. Il gruppo, guidato come di consueto dal presidente Amedeo Raffi, soddisfatto per la calorosa accoglienza trovata anche stavolta nella nevosa cittadina transilvana di Targu Mures, e gestito più che degnamente nella parte tecnica dal maestro Raffaele D’Amico e dal tecnico Luca Della Rosa, torna in Italia dopo una performance agonistica sicuramente soddisfacente: il week-end rumeno, accompagnato da 40 cm di neve e da temperature rigide, ha visto infatti i pugili maremmani cimentarsi in ottime prestazioni contro i degni avversari della C.S. “Ring Box Tg-Mures”. La prima a salire sul ring la sera di venerdì 24 Gennaio con i colori della Fight Gym Grosseto è stata la giovane Cristina Grosu, per i 57 kg, contrapposta alla padrona di casa Ana Borz. Incontro condotto agevolmente contro un’avversaria comunque valida, vinto dalla Grosu per ko tecnico nella seconda ripresa a seguito di un infortunio al braccio della boxeur rumena. È stata poi la volta di Luna Bolici, opposta ad Ana Maria Turc. Match valido per i 57 kg, tecnicamente pulito ed equilibrato, conclusosi in un meritato pareggio. Nel terzo incontro della serata, valido per i 69 kg, si sono sfidati Oleksandr Yevtukh ed il rumeno Ionut Borgovan. Yevtukh subiva inizialmente la maggiore potenza fisica del mancino, ma, dopo aver ‘preso le distanze’ all’avversario, riusciva a riequilibrare lo scontro guadagnandosi il pareggio.Nel quarto match della serata, valido per i 52 kg, il giovanissimo Gian Luca Cimmino si è imposto sul dotato Marcel Fodor, in un incontro tecnico e gradevole che ha visto entrambi combattere fino all’ultimo. Stesso esito per il fratello maggiore Riccardo Cimmino, nei 60 kg, impostosi anch’egli su Andrei Sfiriac in un bel match dove entrambi hanno dato spettacolo. Il sesto match della serata ha visto affrontarsi Riccardo Gentili e Claudiu Gombos, in un incontro di kick boxing valido per i 75 kg. Il grossetano Gentili, sebbene mai veramente in difficoltà, soffriva però la maggiore esperienza ed il bagaglio tecnico superiore del padrone di casa, subendo una sconfitta ai punti. Nel settimo match della serata è stata la volta dell’esordio nel pugilato di Riccardo Bauso, opposto a Dorin Medesan. Dopo una partenza favorevole al grossetano, il rumeno riusciva a gestire e recuperare le sorti dell’incontro, sancendo la sconfitta di Bauso. Nell’ultimo incontro della serata il portacolori della Fight Gym Grosseto Sorin Arteni, all’esordio assoluto, si è reso protagonista di una brillante vittoria dopo tre riprese nelle quali dominava quasi travolgendolo un avversario decisamente più dotato sul piano fisico.

 

 

La Fight Gym Grosseto anche quest’anno vola in Romania

Inizio dell’anno agonistico in trasferta all’estero per i combattenti della Fight Gym Grosseto. Come è ormai consuetudine da qualche anno, il 24 Gennaio i ragazzi della società maremmana saranno impegnati in una riunione pugilistica in Romania, ospiti della società C.S. Ring Box di Targu Mures, nella fredda Transilvania. I pugili che faranno parte del sodalizio grossetano, accompagnati dal presidente Amedeo Raffi e dal maestro Raffaele D’Amico, saranno Gian Luca Cimmino per i 54 kg, Riccardo Cimmino per i 60 kg, Cristina Grosu per i 57 kg, Luna Bolici per i 60 kg, Oleksandr Yevtukh per i 69 kg, Simone Giorgetti per gli 81 kg, Sorin Arteni per i 75 kg e Riccardo Bauso per gli 81 kg, entrambi al debutto nel pugilato. Della compagine maremmana farà parte anche Riccardo Gentili, impegnato in un match al limite dei 69 kg di kick boxing.
Prosegue intanto, accanto all’attività agonistica, l’impegno della Fight Gym Grosseto sul versante della divulgazione dei valori educativi del pugilato. Visto il successo ottenuto nei mesi scorsi continua la collaborazione con il Polo Liceale Bianciardi per l’insegnamento del pugilato e nel mese di Febbraio riprenderanno le lezioni per alcune classi della scuola. È, inoltre, in fase di studio un nuovo progetto a carattere sociale tra la società pugilistica ed il Centro Terapeutico Riabilitativo Vallerotana, che vedrà impegnato fattivamente il tecnico della società Giulio Bovicelli. –

Pugilato in “classe”: la boxe arriva nella scuole con il progetto del Polo Bianciardi

Il Polo “Luciano Bianciardi” in collaborazione con la organizza un corso trimestrale con alcune classi dell’Istituto per l’insegnamento della tecnica del pugilato. Gli sforzi della A.S.D. Fight Gym Grosseto per riconsegnare alla città il pugilato di alto livello proseguono e guardano alla formazione sportiva e personale delle nuove generazioni. Nasce ufficialmente in questi giorni, con l’intento dichiarato di una riscoperta del valore educativo della boxe e delle opportunità che tale disciplina offre ai giovani per il loro sviluppo fisico e morale, una collaborazione tra la Fight Gym Grosseto ed il Polo Bianciardi che prevede l’insegnamento delle basi tecniche dello sport del pugilato. Il progetto, parte integrante del piano di offerta formativa dell’istituto, fortemente voluto dal dirigente scolastico Professoressa Daniela Giovannini e sviluppato grazie all’iniziativa del presidente Amedeo Raffi e del tecnico Raffaele D’Amico, permetterà ai ragazzi di frequentare alcune lezioni introduttive al mondo della boxe durante l’orario scolastico della disciplina Scienze Motorie. Il maestro Raffaele D’Amico e tutti i componenti dello staff tecnico della Fight Gym si occuperanno della realizzazione pratica dell’iniziativa, coadiuvati dal professor Marcello Cesaroni, docente del Polo Bianciardi. La parte organizzativa vedrà coinvolti anche il presidente della Fight Gym Grosseto Amedeo Raffi ed il Prof. David Baragiola. La finalità della proposta è chiara: offrire la possibilità ai giovani studenti di potersi confrontare con una disciplina sportiva che notoriamente migliora l’approccio fisico e mentale di chi lo pratica. Il pugilato è infatti uno strumento importantissimo di crescita individuale, sovente utilizzato nella psicologia dello sport, utile per un corretto sviluppo psico-fisico dei ragazzi: intervenendo nel delicato processo di crescita culturale, psico-sociale e comportamentale proprio dell’età adolescenziale, la boxe può aiutare il giovane nel raggiungimento della maturità personale e migliorarne le interazioni sociali, attraverso l’insegnamento della capacità di controllare i propri stimoli e le proprie reazioni. Proprio per questa caratteristica di riuscire a “forgiare il carattere”, la collaborazione tra la Fight Gym e il Polo Bianciardi riguarderà anche la possibilità di aiutare ragazzi con situazioni comportamentali più complesse. Ed è già in corso un progetto specifico che prevede l’approccio individuale alla disciplina sportiva della boxe da parte di giovani che necessitano di strumenti educativi per l’educazione al proprio senso di Sé, in cui l’insegnamento del pugilato mira a fornire loro una maggiore consapevolezza dei propri limiti e dei corretti meccanismi di relazione interpersonale.

 

Cimmino, Giorgetti e cocolos si affermano nel Gala di Novembre

Gli appuntamenti sportivi organizzati dalla Fight Gym Grosseto per il 2013 sono culminati nell’intenso weekend del 9 e 10 Novembre scorsi, con lo svolgimento della prima edizione dei campionati regionali di kick boxing e muay thai della federazione Fight1, organizzati a Grosseto dalla società del presidente Amedeo Raffi e del maestro Raffaele D’Amico. La manifestazione, che ha riscosso un buon successo di pubblico, è stata accompagnata il sabato sera da una riunione interregionale tra i pugili della Fight Gym Grosseto e una rappresentativa di atleti abruzzesi e pugliesi. La serata, svoltasi nella palestra provinciale di Via Meda, si è conclusa con la vittoria di tre dei giovani pugili del sodalizio grossetano: Riccardo Cimmino, Simone Giorgetti ed il I serie Paul Costantin Cocolos.

Il programma Di Amedeo Raffi candidato a guidare la Toscana del Pugilato

A settembre torneremo nuovamente a votare per il Consiglio regionale toscano della Federazione Pugilistica Italiana poiché il Presidente Ghirlanda rassegnando le dimissioni ne ha provocato il decadimento nella sua interezza; rimangono in piedi i delegati Atleti e Tecnici che, in appendice all’assemblea elettiva, sceglieranno i loro rappresentanti in seno al Consiglio. Ricordo che il Presidente uscente Giuseppe Ghirlanda ha rassegnato le dimissioni a causa del proprio rifiuto al riconoscimento delle regole statutarie che normano le procedure di elezione relative alle cariche testé menzionate poiché in sede di Consiglio pretendeva l’avvallo della sua tesi, ampiamente smentita dalla Corte di Giustizia, volta al rinnovo anche di tali cariche. Per tutto quanto sopra premesso è evidente che l’espressione chiamiamola ”politica” realizzatasi con le elezioni dei delegati dei tecnici e degli atleti rimane  immutata per tutto il quadriennio olimpico. Ho posto l’accento sulla questione per evidenziare l’incomprensione con cui si sono svolte le elezioni dei delegati che hanno dato origine alla cospicua maggioranza a me favorevole e in virtù di ciò chiedo il rinnovamento del Consiglio regionale per consentire la realizzazione di una struttura moderna in grado di lavorare in sinergia sia con la Federazione sia con i comitati più illuminati che da tempo si prodigano per incentivare un’attività giovanile ed elitaria che qualifichi la nostra regione. In occasione della precedente votazione presi l’impegno che, in caso di una mia vittoria elettorale, la sede del Comitato Regionale Toscano della Federazione Pugilistica Italiana sarebbe rimasta a Firenze pertanto, qualora si avveri quanto da me auspicato, confermo e ribadisco tale impegno poiché avrei la possibilità di lavorare con personale dipendente e volontario efficiente e molto preparato che svolge il suo compito egregiamente; rivolgendo la mia attenzione a loro, uno dei miei obbiettivi sarà quello di semplificare, ove possibile, gli iter burocratici al fine di alleviare l’impegno di queste preziose figure e agevolare le Società della regione sperimentando anche un coinvolgimento significativo dei Delegati Provinciali. Ciò premesso, preciso che all’apice della piramide di questa splendida attività che si chiama PUGILATO c’è e ci sarà sempre il Pugile poiché questo protagonista, da qualsiasi parte provenga, è patrimonio e fulcro del nostro sport. Ho sempre applicato tale modus operandi nei 45 anni trascorsi (anche se non continuativi) della mia attività volontaria e gratuita, mosso da quella passione che ci accomuna; la gratificazione, pertanto, proviene dalla verifica del proprio contributo alla crescita di una gioventù più sana e consapevole dei propri mezzi fisici ed intellettuali. Considerato anche il momento di grave crisi economica non mi metterò ad enunciare programmi impossibili ma, insieme a voi, cercherò di individuare quei meccanismi che ci permetteranno di far crescere sia numericamente che qualitativamente, rendendoli competitivi in campo nazionale, i settori  scool boys, junior e youth. Per quanto riguarda il settore  dei pugili elite III serie vi è il torneo Etruria, lodevole iniziativa da mantenere e sostenere con la verifica di un’auspicabile trasformazione in un campionato vero e proprio come avviene in altre regioni. Altro obbiettivo da raggiungere è quello della crescita del massimo settore elitario per renderlo all’altezza dei maggiori impegni nazionali, incrementando sia il numero di combattimenti che le esperienze di allenamento con lo svolgimento di stages periodici necessari per arricchire l’esperienza anche dei loro maestri. Il sottoscritto riserverà il massimo interesse al settore giovanile che già risulta ben strutturato e, poichè tutto può essere oggetto di verifiche e migliorie, saranno sempre benvenuti i possibili suggerimenti dei tecnici che alimentano con il loro impegno questo settore. Di particolare interesse è anche il settore amatoriale che non deve essere valutato soltanto come elemento di business, ma come possibilità di mantenimento dell’ attività di formazione dei nostri agonisti, anche se per adesso essa è meno redditizia dal punto di vista finanziario. Un’altra delle mie priorità è quella costituita dalla consapevolezza di tutte le società della Regione affinché sentano il Comitato come casa propria e quindi siano informati in tempo reale sugli atti prodotti come già sta facendo la Federazione Pugilistica Italiana con la comunicazione immediata dei propri. La Toscana, nell’ambito del pugilato, viene presentata come un’isola felice dove tutto va bene, dove siamo i primi della classe nell’applicazione e nel rispetto delle norme mentre io questa situazione idilliaca non la vedo proprio: sempre più spesso devo constatare che fra le varie componenti vi è tensione ancorché propensione alla lite furibonda che sfociano nella produzione di svariate querele, denunce e deferimenti. Vorrei ricordare come nel mosaico dell’attività pugilistica siano presenti varie componenti con ruoli diversi: ma soni i pugili i protagonisti principali poiché senza il loro impegno nessuno di noi sarebbe qui; ci sono i maestri che vivono quasi in simbiosi con loro atleti; fra i pugili e i loro maestri vi è un cordone ombelicale che a volte desta persino scalpore.Ci s ono i dirigenti societari, oggi molto pochi purtroppo, che mettono a disposizione il loro tempo e denaro solo per amore di questo sport, scontrandosi più volte con pastoie burocratiche impensabili e ci sono gli ufficiali di servizio: arbitri giudici, commissari di riunione, medici e annunciatori che cito per ultimi non perché meno importanti, ma solo perché temporalmente inseriti quando la macchina ha già fatto il suo percorso. Una sinergia di queste forze, con il rispetto reciproco delle parti in campo, potrebbe riportare tranquillità nello svolgimento delle funzioni complementari di tutti. Invadere il ruolo che istituzionalmente spetta ad altri porta scompiglio e malumore quindi è importante ricordare le competenze assegnate dai regolamenti vigenti in modo che ciascuno possa svolgere con tranquillità il proprio compito. E’ giunto il momento di ricreare quel clima di rispetto reciproco fra dirigenti di società che tra mille problematiche si prodigano nell’organizzazione delle varie manifestazioni, linfa vitale di questa disciplina, tecnici che con il loro impegno tengono in vita questo sport e arbitri, anche loro lodevoli volontari, che spesso si espongono in prima persona per l’applicazione delle regole, commissari di riunione che si caricano di responsabilità mossi dalla medesima passione che ci accomuna e i pugili che si mettono in gioco vincendo le resistenze che attanagliano lo stomaco mentre salgono le scalette del ring. Le problematiche sopra esposte altro non sono che assenza di equilibrio ed armonia. La soluzione, pertanto, risiede in un tavolo comune dove il protagonista principale è la COMUNICAZIONE che deve essere incentrata sul rispetto reciproco e sull’equilibrio dei ruoli dei vari partecipanti ancorché improntata a sobrietà e fair play in ogni momento della nostra vita sportiva al fine di raggiungere una chiarificazione cui potrà seguire la tranquilla collaborazione fra soggetti che, in ruoli diversi, sono uniti in questo grande amore. Concludo chiedendovi suggerimenti e proposte per definire un programma condivisibile, rapportato alle attuali difficoltà economiche. In attesa di una vostra sincera espressione di pensiero su quanto esposto saluto cordialmente e vi presento la mia squadra: Franco Franchini Consigliere in quota Società, Luciano Nigro Consigliere in quota Società,Emilio Pisani Consigliere in quota Tecnici, Achille Cocco Consigliere in quota atleti.

 

Campionati Italiani Youth 2011

Si sono conclusi, dopo tre giorni di ottimo pugilato e 55 incontri, le fasi Finali dei Campionati Italiani Maschili Youth 2011. Nella giornata di oggi sono stati decretati i dieci vincitori. Premiato come  miglior pugile del Campionato, Giuseppe Perugino (CP) della Tifata Boxe Prisco Perugino, ha ricevuto il Trofeo, offerto dalla Maremma Boxe, rappresentante il cinghiale toscano.Presso il Palazzetto dello Sport di Grosseto si sono susseguite 10 finali molto intense, di fronte a un pubblico festante e partecipe ed alla presenza di un ricco parterre, tra cui vi erano il Vicepresidente FPI, Alberto Brasca, l’Assessore Bilancio e Patrimonio della Provincia di Grosseto Federico Balocchi, il Consigliere Federale Walter Borghino, il Presidente dell’Associazione Fight Gym Grosseto (società organizzatrice della manifestazione) Amedeo Raffi ed i Presidenti dei Comitati Regionali Sicilia Toscana ed Umbria rispettivamente Giancarlo Ranno, Giuseppe Ghirlanda e Giampiero Panfili. La prima categoria a salire sul ring è stata quella dei 46-49 kg. Prima del match, però, è stato eseguito l’Inno d’Italia per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia e successivamente è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell’alluvione in Sicilia. Gianluca Conselmo (SC) è stato il primo a guadagnarsi la maglia tricolore, battendo per RSCI alla terza ripresa Andrea Perrone (PL), che ha subito il maggior allungo del Campione. Nei 52kg. vittoria di Andrea Aaron Contu (LZ) su Giulio di Gioia (PL) con il punteggio finale di 9-6. Il match è stato deciso dalla maggiore precisione e aggressività del pugile laziale. Stefano Gasparri(LZ) si è aggiudicato il titolo nei 56kg. (19-11), dopo un match molto tirato contro Andrea Pirozzi (CP). Categoria 60kg. che ha visto laurearsi Campione Benito Ruggiero (PL) (20-18), dopo tre riprese incerte e combattute contro Micheal Magnesi (LZ). A seguire la categoria 64kg., premiata dalla medaglia di Bronzo ai Mondiali di Baku Vincenzo Mangiacapre, Vincenzo Contestabile (CP) rivelatosi più incisivo e determinato, ha battuto il bravo Antonio Ruberti (LB) (10-7). Passando per i 69kg., invece c’è stata l’affermazione di Giuseppe Perugino (CP), premiato anche come miglior pugile del Campionato, sullo sfuggente Francesco Faraoni (LZ) (15-3). Si arriva quindi ai 75kg. categoria nella quale si è registrato il successo di Federico Bellancini (EM), che ha superato Nicolò Scaringella (LZ), alla fine di tre riprese condotte a ritmo sostenuto (18-7). Alessio Marinelli (PL) è risultato il Campione negli 81kg., dopo un match equilibrato contro Damiano Colonna (EM) (15-10). Breve, invece, la durata dell’incontro successivo tra il grande favorito Fabio Turchi (LZ – Esercito) e Giovanni Balestra (PL), il quale colpito duramente al corpo non è stato più in grado di proseguire l’incontro, perdendo per RSCI. Hanno chiuso la serata i +91kg., nei quali Tommaso Rossano (CP) ha prevalso sul laziale Guido Vianello, confermando la sua superiorità con un’ottima terza ripresa (24-15). La tre giorni grossetana si è conclusa con lo scambio di premi e targhe tra personalità istituzionali, gli ottimi organizzatori (ASD Fight Gym Grosseto) e le autorità federali presenti. Osservatore d’eccezione dell’edizione 2011 dei Campionai Italiano Youth, il tecnico federale Maurizio Stecca, il quale ha così commentato: “Sono rimasto maggiormente colpito dai giovanissimi classe 1995, sui quali conto di poter lavorare anche nel 2012 in quanto saranno ancora qualificati come Youth, categoria nella quale entreranno anche gli attuali campioni Junior.

 

 

Emanuela Pantani tecnico di pugilato

Emanuela pantani, già più volte campionessa italiana dilettanti di pugilato con numerose presenze in azzurro e campionessa europea e mondiale professionista, ha superato brillantemente il corso di aspirante tecnico di pugilato a livello nazionale tenutosi a  Santa Maria degli Angeli, posizionandosi con 28/30 al secondo posto dietro solo alla medaglia d’oro olimpica Roberto Cammarelle.

Ad Emanuela Pantani che andrà a rinforzare lo staff tecnico della prestigiosa palestra Fight Gym Grosseto vanno le congratulazioni ed il più fervido augurio per un proficuo lavoro da parte del suo principale mentore il maestro Raffaele D’Amico che ne ha guidato la preparazione atletica per tutta la carriera, del suo presidente Amedeo Raffi e di tutti gli atleti.