Fratelli di Nazionale a Grosseto

L’Italia dei dilettanti sul ring della palestra comunale di via Maroncelli, a Marina di Grosseto.

Formula classica, dieci incontri, l’Italia contro la Svezia, primo del dual-match tra le due squadre. Il primo scontro domani, sabato il bis a Napoli. La nazionale italiana torna a Grosseto a distanza di diciassette anni. Il 13 febbraio 1997 l’ultima volta: Italia-Polonia al palazzetto di via Austria. Una nazionale intrigante, questa. Formata da verdi talenti, interessanti prospetti in chiave futuro. Raffaele Bergamasco, l’head coach, il capo allenatore dell’Italia in maglietta, si aspetta molto dai giovani da lui selezionati e scelti con il sostegno di Maurizio Stecca, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1984 e già campione del mondo tra i professionisti. Amedeo Raffi, presidente della Fight Gym Grosseto, è il team leader dell’Italia. L’evento internazionale è sostenuto dal generoso e prezioso supporto dell’Amministrazione Comunale che ha patrocinato l’evento con l’impegno entusiasta del vicesindaco e assessore allo sport Paolo Borghi e la collaborazione del Centro Naturale di Marina di Grosseto, della Pro Loco e dell’Ascom. L’Italia è ai vertici nell’ambito del dilettantistico mondiale; non di grandi tradizioni la Svezia, mai presente nel medagliere olimpico negli ultimi cinquant’anni. Complice anche la ruvida opposizione della politica: in Svezia il pugilato professionistico fu addirittura abolito negli anni settanta. Attenti, però: la nazionale svedese che sfida l’Italia è formata per sei decimi da giovani pugili che vivono, lavorano e studiano in Svezia, di origine africane, figli di immigrati. Il dato imponte quindi grande cautela in sede di pronostico. Pugili dal temperamento caldo, aggressori intermerati, si annunciano infatti Erfan Kakahani, Bager Mohammadi, Yohannes Berhane, Clarence Goyeran e Leon Chartoi. Misteri da svelare per i pugili italiani. Hichem Aouali e Stefan Mercea hanno attrezzato una squadra tutta da scoprire. Giovane Italia, sperimentale, ma già titolata in alcune unità. Riccardo D’Andrea, kg. 56, calabrese di Paola, pluricampione d’Italia e protagonista ai recenti campionati UE, è un piccolo idolo del pubblico grossetano. Ha combattuto più volte in Maremma, incassando vittorie e consensi. Fateh Benkoichi, kg. 60, rappresenta l’inedito, la novità. Il casertano Giuseppe perugino, kg. 75, fa parte del gruppetto delle concrete speranze. Il fiorentino Fabio Turchi, kg. 91, figlio d’arte, è il fiore all’occhiello di questa Giovane Italia. Partito dalla medaglia d’argento ai Giochi Olimpici giovanili, il gigante italiano continua a bruciare le tappe e a seminare successi. Fabio Turchi come principale attrattiva, laddove gli appassionati grossetani sono curiosi di constatare e valutare i progressi dell’allievo di Raffaele D’Amico: Paul Constantin Cocolos, dotato di una boxe spettacolare e di pugni potenti. Il giovane rumeno, kg. 64, grossetano di adozione e di residenza, non vuole farsi sfuggire la grande occasione di dimostrare il proprio valore e brindare con una vittoria il debutto con la maglia nazionale. Un incontro al femminile a completamento della sfida tra Italia e Svezia. Annalisa Ghilardi, pugilessa di Livorno, kg. 75, misura ambizioni e progressi contro Elin Cederoos. Molteplici motivi d’interesse fanno pensare che sarà spettacolo sul ring della Palestra Comunale di Marina di Grosseto. Dieci incontri e quattro arbitri-giudici: Alberto Lupi, Marco Celli, lo svedese Mats Olander e la svedese Anne Merete Mellesmasather con commissario di riunione il presidente del Comitato regionale toscano della FPI Giuseppe Ghirlanda. Insieme al Presidente della FPI Alberto Brasca sarà presente il campione olimpico Vincenzo Mangiacapre. Il primo colpo di gong alle ore 21.

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